martedì 28 ottobre 2014

L'importanza del recupero e dei giusti strumenti per recuperare-poles running-e per correre-adidas boston boost

Sabato mattina dopo il riscaldamento, non mi sentivo ancora pronto per ripetute lunghe.
Non le avrei fatte bene, dunque è andata per una ladder 2400 di nuovo.
Le ripetute vanno fatte su percorso piano senza tante varizioni altimetriche, se chiaramente l'obbiettivo è una mezza in piano.
Non avevo voglia di stare sul solito circuito del montecio, avevo voglia di viaggiare un pò, e dunque me ne sono andato verso villaverla, certo per il solito circuito, ma in mezzo i campi, al mattino, è una favola.
Stavolta ho indossato le adidas boston boost.
Da quando ho iniziato ad usarle, la sensazione che trasmettono è così piacevole che non riesco più ad indossare nemmeno le wave elixir 3, le quali al confronto sembrano ciabatte....da sette anni che le uso solo per le gare!
Mi permettono di correre appoggiando il piede come mi è naturale farlo, la corsa è fluida, la spinta è ottimale con avampiede o punta a seconda della velocità.
Che siano ripetute brevi o corse più lente, l'azione di corsa è sempre piacevole.
Non ho nessun fastidio alla pianta dei piedi, sul sx ho un leggero sfondamento del metatarso, le mizuno mi sostenevano ma non adattandosi, bensì opponendo resistenza, questo mi ha sempre provocato un certo fastidio, nella mia testa sempre giustificato dal fatto di correre protetto.
Le adidas hanno stravolto questa realtà, corro con la sola  naturalità del movimento,  niente di più, e questo in soli 250gr.
Scarpe neutre, mentre io sono pronatore, ma della pronazione non avverto l'ombra, perchè queste scarpe mi fanno lavorare con avampiede in modo attivo. Solo una parola ECCEZZIONALI!!!!
Solo che ora, da 3 paia di scarpe sono passato ad usarne 1, sia per gare che allenamenti, vedremo quanto dureranno.
La mia idea è comunque di prendere le glide o le energy boost, alla prima grossa occasione. le userò per gli allenamenti.
Le ho provate in negozio, ed è stata netta la sensazione di maggiore protezione e consistenza della scarpa, anche se le boston boost che sto usando, ripeto, non mi danno alcun fastidio.
Ma torniamo alla corsa di sabato, è stato un'allenamento veramente piacevole, con finalmente sensazioni decenti.
Non ho tenuto chissà che media complessiva sui tratti veloci 4:02 , ma sulla parte centrale, più dura, 1.6k-2k-2.4k-2k, sono stato sempre bene sotto i 4:00 ladder_2400_rec_7:10_tot_16k_1h:10_4:29
Ed è quello che mi è piaciuto di più, lo sforzo è stato medio e ben lontano dal massimo.
Ho dovuto e devo continuamente fare i conti con dei polpacci molto contratti, ancora dall'allenamento del sabato prima, non riesco più a liberarmene.
L'asfalto fa pagare un prezzo salato, quando mi alleno per gare trail o vertical durante tutta l'estate, non avverto mai questi problemi.
Cosa curiosa è che questa volta sto soffrendo come non mi è mai successo prima. Son abbastanza convinto che le adidas sollecitino la muscolatura in un modo che prima con le mizuno sollecitavo solo durante le gare.
La muscolatura si sta adattando a questo tipo di scarpa, pur intervallando con giorni di corsa blanda nel bosco, e con molti automassaggi, non riesco però a levarmi sto problema.
Oggi ad esempio mi sembrava che fosse quasi del tutto passato, ma facendo le ripetute sui mille, il fastidio mi è ripartito, fino a trasformarsi in dolore talmente elevato da costringermi a controllare l'andatura per paura di contratture o stiramenti.
Nonostante tutto le ripetute di oggi ripetute5x0.1k_rec_2:00_7:33 non sono andate malaccio, il percorso è stato ostico con parecchi saliscendi. Le sensazioni, a parte i polpacci, mi hanno dato molta fiducia, perchè lo sforzo avvertito non è stato elevato.
Ora mi sento pronto per affrontare le ripetute lunghe che ho programmato per sabato prossimo.
Il programma è 3x3000 a 3:45-3:50 rec 2:45, 2x2000 rec2:30, dunque 4k a ritmo gara ossia 3:55.
Domani intanto scarico nel bosco con paletti, giovedì ripetute aerobiche sui 400mt su percorso offroad, venerdì ancora scarico nel bosco.
Intervallare con le corsa nel bosco e con i paletti, è veramente un toccasana che riequilibria tutta la muscolatura e le articolazioni.
Lo consiglio a tutti vivamente, anche il nordic walking fatto bene è fantastico e consente un recupero ottimale da indolenzimenti e fastidi articolari.
Il 90% della muscolatura parteciperà al movimento, si tonificheranno addominali e la zona core, in compenso verrà annullato buona parte dello stress da impatto sugli arti inferiori,
L'importante è apprendere bene la tecnica e usare gli strumenti adeguati.
Io ho acquistato i paletti dalla Gabel di Rosà, direttamente dal sito.
Questi quelli da me acquisati.
Ce ne sono di tutte le fasce di prezzo, ma con 50 euro l'ottimo acquisto è assicurato.
Fondamentale è che abbiamo lo sgancio rapido dell'impugnatura, cosi detto NCS, in modo da consentire un'eventuale corsa libera con i paletti in mano, nel caso vi siano alcuni tratti corribili del vostro percorso.
Se poi come nel mio caso, insorgono problemi, l'azienda si  dimostrata veramente collaborativa nel risolverli. Della serie, soddisfazione cliente al 100%.
A me sono stati spediti, due  impugnature nuove, blocchetti di sgancio, per risolvere il fatto che l'impugnatura non si agganciava al primo colpo.

Di seguito alcuni video molto esplicativi in merito al poles running





se siete abituati alla corsa libera, all'inizio non sarà naturale apprendere questi movimenti sincronizzati con i bastoncini.
Anzi per molti, la tentazioni di metterli via sarà forte, ma vi assicuro che una volta appresa la tecnica, il piacere e il beneficio vi farà innamorare di questa disciplina, fino al punto di non farla mai mancare almeno un paio di volte alla settimana!
Se poi avete intenzione di partecipare a qualche gara vertical o comunque di pura salita sopra il 18-20% di pendenza, i benefici saranno evidenti.




venerdì 24 ottobre 2014

Settimana forzatamente di recupero

Le cattive sensazioni di sabato scorso sono culminate lunedì, avevo programmato le ripetute sui 400mt.
Alla fine della prima sono arrivato molto affaticato, ad un ritmo medio basso, con la seconda ho terminato camminando.
ripetute_aerobiche_2x0.4k_rec_1:20_13:37
Bene mi sono detto, passiamo decisamente ai 300mt,
Parto più lento, ma la termino camminando anche questa
ripetuta_aerobica_1x0.3k
Proviamo con i 200mt, la prima accettabile ma in debito, la seconda la termino ancora camminando.
ripetute_aerobiche_2x0.2k_rec_1:10_12:23
Ok, concludiamo l'allenamento con un pò di fondo lento.
Sono un'amante della corsa, non sono nessuno, non devo fare le olimpiadi, ma saltare una sessione di velocità mi è pesato come no so, sono stato nero tutto il pomeriggio, poi mi sono ripreso.
Ho solo bisogno di recupero, ben 4 gare tra settembre e ottobre, tutte toste e ricche di allenamenti altrettanto tosti, sempre al massimo.
Un periodo di stacco andava inserito per forza, anche se la mia testa difficilmente lo accetta, mi sento sempre ricco di energie, ma l'apparato muscolare ha protestato, c'è poco da fare.
La settimana è dunque trascorsa con corsa lenta e divertente.
Solo una sessione di velocità alla ricerca di fiducia, ieri, su fondo morbido, parecchio sconnesso e con sali scendi.
9 ripetute sui 400mt a 3:45 con recupero lento.
riptrail_aerobiche_9x0.4k_rec_1:10_9:41
Sono stato contento perchè mi hanno regalato buone sensazione, ho ricercato l'azione in spinta e fluidità nel movimento.
I polpacci e il piriforme si sono fatti sentire, ma tutto sotto controllo.
I polpacci sono rimasti contratti tutta la settimana, dalla sessione di sabato scorso, solo oggi mi è quasi passato tutto.
Quando si corre prevalentemente su asfalto saltano fuori sempre questi fastidi, e bisogna inserire per forza dei giorni di scarico nel bosco. E così è stato.
Due volte nel bosco con i paletti nuovi Gabel di cui racconterò con un post a parte,
Domani mattina sono indeciso sul da farsi, come sabato scorso, almeno 18-19k vanno fatti.
Le scarpe saranno le adidas boston boost.
Nuovamente una piramide 2400 o ripetute lunghe ?
Deciderò dopo i primi k di riscaldamento, gli allenamenti sono tutti nel garmin, basta solo decidere con quale distruggersi!!!!!!!

domenica 19 ottobre 2014

Difficile ma.....fatta-Ladder 2400

Terminata la stagione dei trail agonistici, si svolta pagina e si ritorna sull'asfalto.
Obbiettivo mezza dei comuni del 16 nov.
Parto da una buona base aerobica, e sicuramente di potenza, ma mi mancano i k su asfalto e l'abitudine a spingere su questa superfice.
La settimana è stata abbastanza di scarico, ieri ho voluto fare una ladder, ossia scala a pioli, 2400.
800-1200-1600-2000-2400-2000-1600-1200-800 con recuperi differenziati.
L'obbiettivo era fare 18-19 k , testare lo stato di forma, divertendomi senza mettermi troppo alla prova.
L'idea di fare questa scala in progressione mi spaventava un pò, ma sapevo che l'avrei fatta tranquillo e senza tante pretese.
Il percorso, vario con salitinie e discesine, il classico giro invernale, ha aiutato a rendere tutto molto gradevole.
Autunno in arrivo, ma solo per la luce, per la temperatura invece sembra estate, e io me la godo tutta!
L'allenamento è andato non molto bene, causa le scarpe, le wave nirvana 6, fatte per pronatori pesanti, mi hanno dato parecchio fastidio.
Troppo rigide e sicuramente non adatte al mio peso di 69kg.
Anche se pronatore, mi sono reso conto in questi ultimi anni che conta molto di più l'appoggio e la tecnica di corsa.
Scarpe così rigide non sono adatte a me, sono arrivato a casa deciso a scartarle, della serie ultimo giro.
Come ho deciso di scartare le wave inspire 4, anche queste tropo rigide e lente.
Notevole realizzare nel tempo una cosa, è ad un certo punto  vederla ovvia e non avere più dubbi sul da farsi!!!!
L'ultimo acquisto delle adidas boston boost, anche se per caso, mi ha aperto gli occhi, e fatto realizzare che i miei piedi hanno dormito in questi ultimi 5-6 anni.
I primi risvegli li ho avuti con le dynafit, le quali seguono perfettamente la sagoma del piede, senza sbordare dai lati.
Sbordatura giustificata dalla necessità di stabilizzare l'appoggio del piede, ma che mi sono reso conto essere un limite nella velocità e tempo di appoggio.
Se si impara ad appoggiare correttamente il piede, è relativa la funzione dell'antipronazione come quella della stabilizzazione.
Ma questo chiaramente non è per tutti e dipende dalla maturazione del runners.
Io mi ritengo abbastanza.......stagionato, ma non certo maturo.
Quando ho avuto l'occasione dell'acquisto delle adidas, l'aver notato la "sbordatura assente o minima", ha tolto ogni dubbio in merito all'acquisto.
Oltre poi chiaramente ad averle provate in negozio ed aver assaporato la spinta che restituisce il famoso materiale della suola. La tanto reclamizzata mescola boost.
Ma credete, non è stato quello che mi ha spinto a prenderle.
Notate questa immagine dall'alto!

Anni fa, quando provavo le adidas, le sensazioni che mi trasmeteva era di una scarpa con pianta troppo stretta per il mio piede pronatore.
Dunque pensavo, ho bisogno di una scarpa stabile che mi sostenga, ma ora non è più così, la vedo molto molto diversamente.
Come sempre il tempo consente alla persona di accumulare esperienza in un campo e grazie a questa e ad altri fattori, alcuni casuali, porta all'evoluzione ossia al cambiamento.
Fattore che ritengo fondamentale per crescere e migliorare, a costo di sbagliare.....
Ritornando alle scarpe, tengo le wave elixir 3, quelle che ho sempre tenuto da gara, abbastanza morbide e con cui mi sento ancora molto bene.
Cambiati i copertoni, dalla prossima settimana si parte !!!!
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venerdì 17 ottobre 2014

Pignare_trail 2014-terza parte

Si ricomincia a salire finalmente, e questa è la parte che mi piace di più.
Dal 10 al 14k è puro divertimento, e gli scorci che si hanno sono puro teatro delle bellezze e panorami dei nostri luoghi.

Luoghi così vicini caspita, non occorre fare molta strada per poter far volare l'animo e ricaricare la mente, mettendo da parte problemi e pensieri!
Al 14k arriva di nuovo la discesa e stavolta sarà una lunga discesa, di ben 8k!
I primi 3-4k volano, al 17k c'è un pò di zona piana, in cui è bellissimo correre attraverso prati e con scorci sulla pianura da mozzafiato, sembra di essere sull'altopiano di Asiago.
Al 19k inizia una discesa veloce e molto tecnica, qui l'alluce destro comincia a farmi molto molto male, cosa che durante la spippo e discese dal summano non mi era mai capitato.
Ho dovuto rallentare volente o nolente, il dolore era troppo intenso, peccato perchè mi stavo veramente divertendo.
Questo tipo di discese mi piacciono molto, sembra di tornare bambini e la parola gioco mi torna molto alla mente.
Inevitabilmente vengo agganciato da tre runners, alla fine mi raggiunge anche il compagno Sella Stefano, il quale sembra avere intuito la situazione critica

io sono in seria difficoltà e l'azione di corsa è totalmente compromessa dal dolore, ma lui comincia ad incitarmi, si gira e continua a farmi cenno di avanzare, urlando dai che arriviamo insieme.
Io cancello la parola dolore e ativo il programma AGGANCIO, così tirando fuori l'impossibile in quanto a determinazione raggiungo Stefano, lui probabilmente ha rallentato, ne sono sicuro.
In prossimità dell'arrivo mi aspetta per prendermi la mano e arrivare insieme,

e così sia, ho provato un'emozione che difficilmente scorderò, e che nella sua semplicità e banalità ha espresso la qualità più nobile dell'essere umano, SOLIDARIETA'!
Che sia in nome della corsa, o di qualsiasi altro valore, questo produce, amicizia e altruismo .
Ritengo che questi siano gli ingredienti base per cambiare il nostro modo di vivere, il modo di stare con ci circonda, e con cui viviamo la maggior parte della nostra giornata, lavoro, famiglia che sia.
Da parte classifica e crono, in nome della condivisione di uno stato!
Termino così con Sella undicesimo, poteva andare molto meglio e in modo meno doloroso, se solo avessi calzato le mie dynafit slight, ma ho provato e mi servirà di lezione per le prossime volte.
In cambio ho potuto vivere questo bel momento di amicizia, che dire, tutto il male non vien per nuocere!
E veniamo all'organizzazione della gara, perfetta sotto ogni punto di vista, percorso fantastico, pregara perfetto, segnalazione impeccabile compresi ristori e controllo con uomo dedicato nei punti critici, dopo gara con tanto di cibo a volontà, premiazioni veloci.......per ultimo la ciliegina, meteo perfetto che di questi tempi non è proprio scontato.
Non è stata nemmeno scontata l'organizzazione, il team del Terzo Tempo Running, Remo Laverda, Scorzato Tiziana, Calgaro Luca, e tutti i loro collaboratori, hanno lavorato come matti affinchè fosse tutto perfetto.

Remo ha controllato il percorso, alzandosi alle 4 della mattina!!!!!!! no so se rendo

Conoscendo quest'uomo, ci si rende conto della sua semplicità e passione per questo sport.
Qualche anno fa ha fatto la scelta che portava nel cuore, ha aperto il negozio di Costabissara e la passione ha fatto il resto, portando ad essere la realtà che il Terzo Tempo Running ora è!
Un gruppo di persone che ha nel sangue la passione per la corsa, la voglia di libertà e di stare in mezzo alla natura.
Chi li conosce, sa di cosa parlo e Terzo Tempo Running è semplicemente tutto questo.
Grazie Remo, Luca, Tiziana!
Alcuni scorci del percorso con un sottofondo musicale ben noto a chi a visto Into the wild
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mercoledì 15 ottobre 2014

Pignare_trail_2014-seconda parte


Tra i forti ci sono De Bortoli, Pergher, ECHCHAFAE, in campo femminili Zilio Anna, Scorzato Tiziana, Roncaglia Sabrina
La partenza è molto ordinata, il ritmo è medio e ben sostenibile.
Primi 4k sull'asfalto e 4:00 di media, le gambe rispondono da Dio e con le ghost, pur essendo scarpe da offroad mi sembra di volare.
Al  4-5k finalmente si comincia ad andare nel bosco e a salire come piace a me!!!!!!

tengo bene ritmo e andatura, il terreno è molto fangoso e per fare aderenza bisogna appoggiare bene tutta la pianta del piede. Le rocce esposte strabagnate è meglio evitarle in toto, e fare affidamento ad piccole asperità se presenta.
Solo così si può lavorare di punta ed essere reattivi, ma calibrare andatura velocità fluidità non è proprio facile, richiede una certa concentrazione.
La salita non è gran che ripida, anche se dal profilo altimetrico sembra molto erta.
In realtà è ben corribile, infatti le andature intorno ai 5:00-5:30 parlano chiaro.
Arrivati al 7k, si comincia un mega discesone di 3k, lungo quale ho viaggiato ad andature sui 3:30-3:40, su terreno fangoso e molto tecnico, le feline ghost fanno il loro dovere e non mi hanno mai fatto perdere un colpo, fantastiche, sembra di non averle ma al tempo stesso non si sentono i sassi.
Certo, hanno la pianta che sagoma a pelo il piede, e se non si ha il pieno controllo dell'appoggio, farsi male è facilissimo, ma io mi sento bene e basta.
I miei piedi però sono fatti male, in particolare l'illice è molto più lungo rispetto al resto, tanto che anche se la mia taglia è 43.5, devo sempre prendere il 44 se non il 44.5.
Quando faccio molta discesa, le ghost mi battono su questo illice e sull'alluce, arrivo in fatti alla fine di questo primo discesone, con l'alluce del piede destro abbastanza sofferente.
to be continued

martedì 14 ottobre 2014

Pignare_trail 2014-prima parte

Il primo anno che prendevo parte a questo trail vicino a casa.
A una settimana dalla superpippo, anche se non totalmente recuperato, non potevo comunque rinunciare ad una corsa così invitante.
23k su e giù per i boschi non potevano che essere fatti !!!

La settimana è andata in recupero, con prime sedute sull'asfalto, dopo mesi di digiuno, a parte l'alberto race dei primi si settembre.
Acquistate le adidas boston boost a 65 euro, grazie ad uno sconto speciale da cisalfa, le ho provate due volte, una il giorno dopo la superpippo che non fa testo, mentre venerdì ad un ritmo medio decente.
Dedicherò alcuni post andando avanti, per ora posso solo dire che dopo anni di convinto filo mizuno, il mio piede ha dormito!!!
Domenica sono arrivato con una gran voglia di correre questo trail, 23k sono la mia distanza ideale e limite!
Arrivo con un pò di allenamento in più e so di avere qualche carta per arrivare tra i primi dieci.
Indeciso sulle scarpe, decido d'azzardo per le dynafit feline ghost, anche se acquistate solo per gare in salita, mi facevano molta voglia per la sensazione di agilità e velocità che mi trasmettono.
Domenica scorsa scendendo dalla spippo mi avevano fatto un pò male, perchè sono giuste la mia taglia, ma è vero che ero sceso veloce e su discesa ripida.
Dunque ho rischiato.
Clima di festa fantastico, vissuto prima con la partenza di ben 900 bici alle ore 9:00, mai viste così tante e così costose!!!!!


Partenza comunque ordinata, elegante e veramente appassionante.
Start dato dal sindaco e vicesindaco di costabissara, i quali dimostrano molta attenzione per questo tipo di manifestazioni.
Alle 10:00 è stato il nostro momento con oltre 200 partecipanti.
Questo ci aspettava!!!!
to be continued.......

domenica 12 ottobre 2014

Pignare trail 2014

Grande percorso e organizzazione perfetta.
Ottima gara, undicesimo assoluto. Peccato per gli ultimi 4-5k in cui ho sofferto alle dita dei piedi, dovuto rallentare perchè mi faceva molto male, e insopportabile fino a che non siamo arrivati all'ultimo tratto d'asfalto.
Grande soddisfazioni comunque sopratutto quando si chiude così, Stefano Sella che dopo avermi agganciato, mi ha aiutato a spingere e a chiudere insieme!


all'insegna dell'amicizia!





A presto il racconto...NOTTE!



mercoledì 8 ottobre 2014

Superpippo sorapache-terza parte

dopo l'ultima scalata, quando si sbuca sulla strada, la logica dovrebbe essere quella di  cambiare marcia e cioè ......CORREREEEEE!!!

Ma qua in genere si arriva cotti, o almeno all'inizio cottura definitiva, io sento le gambe un pò legnose e nemmeno mi tolgo i paletti, anzi li tengo per aiutarmi, ma l'azione di corsa è poco efficente, molto scarsa direi.
A questo punto ero sul crono dell'anno scorso dove però ho tenuto i 5:00 di media, mentre quest'anno intorno ai 6:30, della serie, i compagni di squadra Penzo e Bortolan mi hanno ripreso e superato, e non sono riuscito a reagire. E qui mi mangerò completamente il mio under 1:25!!!!!
Dopo quasi 1k, si riprende a salire
mi riprendo e riaggancio Penzo e Bortolan, i paletti mi stanno aiutando molto, sto bene e non ho fitte ne crampi al contrario dell'anno scorso.
Qui l'ambiente è mozzafiato, fantastico, prima e unica volta quest'anno che vado sui 2000mt, grazie a questa gara e alla Cerniera!!!!
A parte lo sforzo agonistico, me la sto godendo tutta veramente, arrivo alla cengia finale, abbastanza pericolosa, qui bisogna rallentare,  e controllare i movimenti a dovere, un passo errato e la si pagherebbe cara, dunque rallento e quasi cammino.
Mi trovo anche Bruno sul cammino, li a sostenerci e incoraggiarci, quando mi vede arrivare però torna indietro di gran lena.....per farmi passare.
Arrivo alle roccette finali 
dove sgaso sempre a tutta, è come la fatica scomparisse e mi ritornasse tutta l'energia, della serie sento la cima arrivare e a me .....piace la cima!!!!!!
ultimo scatto finale
in cresta a tutta  e arrivo finale.
Convinto di aver abbattuto il muro dell' 1:25, guardando la lancetta realizzo subito che non è andata come volevo.....1:26:53 dal mio garmin.
La parte sulla strada degli scarubbi ha fatto la differenza penso, ma nel prossimo post, un'analisi più particolareggiata.
Per il momento posso dire che è stata veramente una giornata fantastica, in cui ho vissuto la montagna, sia in salita che in discesa.
Sono sceso molto velocemente, e le dynafit ghost non mi hanno deluso, anzi ne sono stato veramente soddisfatto. Non ho perso un colpo, nè in salita, nè in discesa, precise e veloci, ma comunque non hanno fatto la differenza, purtroppo......
Tutto è stato organizzato alla perfezione come sempre, e l'amico Bruno non la passerà liscia, anche se sembra proprio volersi defilare.....
ma non finisce qua!!!!!




martedì 7 ottobre 2014

Superpippo Sorapache 2014-seconda parte

Mega applauso per Bruno e dunque 5-4-3-2-1 viaaaaaa
Dei forti ne mancano pochi, se togliamo Benincà, ci sono tutti, Pierantoni, Dalle Molle, Grasselli, Vallarsa, Masetto,....il ritmo è mediocramente elevato, dopo 500mt dò un colpo d'occhio al garmin, 3:48!!!! e siamo in salita osti, 3% di pendenza.
Sono a ridosso dei primi e non sto forzando, mi sento bene, e continuo così.
Un pò alla volta i più forti si staccano di una cinquantina di metri, io rimango nel gruppetto prima, l'andatura è ottimale, anche se correre con i bastoncini in mano non è il massimo, ma almeno mi consente di mantenere fluida l'azione.
Rispetto l'anno scorso sono 4-5 sec più veloce al k, e la cosa mi carica molto, anche perchè non sento di essere in affaticamento.
Arriviamo in 3.2k, velocemente al ponte dove parte la val sorapache.
Questi tratto in asfalto mi pesa sempre molto, ma quest'anno mi è veramente volato!
Si cambia marcia, bisogna innestare la prima, perchè la pendenza è subito elevata, dal quarto al quinto k siamo sul 30%.
Impiego un pò ad infilare i paletti e cominciare ad usarli con il giusto sincronismo.
Dopo un pò sono in sintonia, ma soffro un pò il cambio marcia sicuramente.
Averli usati costantemente in questi ultimi 2 mesi, mi ha aiutato ad imparare a gestirli anche quando non servono propriamente, senza cadere nella trappola psicologica del disagio e della scusa......
Mi dispiace nel dare fastidio a qualcuno dietro di me, come al compagno Sella, cerco di tenerli avanti ma alla fine lui mi passa addirittura con un complimento! Grande Stefano della pazienza e comprensione.
Passo una ragazza che non è nè MariaPia Chemello, ne la Zilio, e non so chi sia, ma comunque va su di gran ritmo e faccio una bella fatica a superarla!
Scoprirò dopo essere niente meno che Silvia Rampazzo del team Valetudo Skyrunning, vincitrice della misurina skymarathon, eh!

Dal quinto al sesto k, la pendenza aumenta dal 30% al 40%,

e qua la funzione dei paletti la si sente tutta. Faccio molti sosrpassi, l'azione è tonica ed energica e mi sento veramente bene, il serpentone in cui sono in coda è su un sentiero stretto e sorpassare costerebbe parecchio.
Decido di starmene buone e tenere le energie, ma ad un certo punto sento veramente l'andatura troppo lenta rispetto a quello che posso dare.
Azzardo dunque 4-5 sorpassi, che su questa pendenza, vuol dire morire, ma mi consentono di proseguire con un'altra velocità.
Al sesto k la pendenza cala e cambia anche l'aria, da quella della valle, mite, a quella del PASUBIO, intorno ai 5-6°, ma quest'anno mi sono vestito giusto e sto benissimo!
Ora l'azione e molto più di vera e propria corsa dinamica, i paletti servono relativamente, ma comunque la salita non molla mai, più dolce ma non certo piana!
Mantengo la posizione intorno al 18-19 posto, e proseguo molto bene fino a sbucare, dopo l'ottavo k, sulla strada degli scarubbi, quest'ultimo tratto, come potete vedere dal grafico sopra, si impenna e lascia sempre il segno!!!!


to be continued

domenica 5 ottobre 2014

Superpippo Sorapache 2014-prima parte


Mattina speciale quella di domenica, tempo perfetto, qualcuno con il suo bagaglio di ripetute e salite al summano come me, altri senza monti attorno in qualche modo l'ha preparata, comunque ovunque.
La superpippo ti strega, perchè è lunga tremenda affascinante, non molla mai, e quando a tre quarti di da un pò di respiro, lei ti stende e la testa la devi rialzare ed esserne convinto.
Per questo affascina e riuscire a farla e migliorarsi è una lode, chi comunque non gli frega del crono e vede l'arrivare come LA sua conquista, ha il medesimo plauso di chi come me sbava sui secondi.
Non vedo differenza, ma solo appetito a differenti livelli.
Nel 1995, quando iniziai a fare ste corse, arrivare era un'autentica impresa e ne risentivo per giorni, gambe inesistenti, male dappertutto, ora dopo quasi vent'anni non sento quasi nessun fastidio, ma non perchè sono chissà chi, ma solo uno a cui piace fare ste cose, e con la passione coltiva il miglioramento.
Bè ho iniziato con la conclusione, ma stavolta mi andava così!!!!
Questa edizione è la ottava della superpippo sorapache e a detta di Bruno Golin l'ultima, IO caro Bruno non ci posso e non ci voglio credere, ma in ogni caso grazie per quello che hai fatto!!!!
La correrò con i bastoncini, deciso e straconvinto che diano un'altra marcia, usati costantemente negli ultimi mesi per ogni allenamento e gara.
Rompe un pò il tratto dei 3.2k iniziali, asfaltati e non certo da paletti, ho deciso che li terrò in mano e li indosserò al ponte dove inizia la val sorapache.
Calzarli in corsa non è il massimo, ideale sarebbe avere il fastlock, ossia sgancio rapido, per stavolta va così, a breve mi prenderò quelli con fastlock e 10cm più alti di questi a 115cm che passerò alla moglie, perfetti per la sua altezza.
Per i miei 182cm di altezza le tabelle indicano 125cm, e me ne sono convinto.
Memorabile discorso di Bruno allo START, apparentemente preparato e scritto su carta, ma con impareggiabile spontaneità stracciato  davanti a tutti, in nome della sua genuinità e immancabile improvvisazione.
Discorso trasformatosi da .......quelli che hanno consegnato il certificato medico........a
VE VOIO BEN A TUTTI
che ha sinceramente strappato una piccola lacrima,.....dal 2001 che conosco Bruno dalla prima edizione della corsa del trenino, non so se rendo!







Giornata stupenda per il meteo e per le ottime sensazione .
Non ho sofferto il tracciato come gli anni scorsi, grazie ai paletti, però il crono non è stato quello che mi ero prefisso, under 1:25.
1:26:53 e 21esimo assoluto, su una schiera di partecipanti di alto livello, molto di più dell'anno scorso sicuramente.

Sono al min 3:20 circa







giovedì 2 ottobre 2014

Cioccolando Alce Nero 80% con fave di cacao


Provato questo cioccolato a 2,41 euro a pz, scontata 20% in promozione.
Costo molto basso per una tavola che alla fine ti regala fave di cacao da sgranocchiare.
Consideriamo che le fave costano un'occhio della testa!

Aspetto--si notano le fave spuntare, molto invitante
Colore-- marrone scuro lucente
Spessore-- elevato
Durezza-- alla rottura elevata e con schiocco secco
Schegge durante la rottura--minime
Profumo--molto piacevole e invitante
Sapore--pregiato e delicato, il dolce si sente molto poco e nella giusta misura, non dà nessun fastidio
Scioglievolezza--per scoglierlo senza masticarlo, cosa che sconsiglio sempre, ci vuole un bel pò, segnale della consistenza della pasta e della presenza del burro di cacao che lo rende molto gustoso.
La presenza del burro di cacao è fondamentale per il gusto, infatti le cioccolate commerciali sgrassate sono per me insapori e neutre.
Sono amante delle grasso cosidetto buono, ossia quello vegetale, e questo è uno di quelli che favorisco e a cui non rinuncio.
Alla fine si degustano le granelle di fave di cacao, molto piacevoli e ricordo, quelle che contengono la maggiore percentuale di flavonoidi.
Meno è trattato termicamente e più questi flavonoidi rimangono integri, le fave sono le origini intatte del cacao, quindi il massimo che si possa chiedere.

Voto Finale-9/10
Assieme alla mascao 85% questa è la migliore cioccolata fin'ora gustata, non so dire quale tra le due è veramente la migliore, ognuna ha le sue caratteristiche pregiate e mi piacciono per quello che sono.
Le consiglio entrambe e da tenere sempre nel cassetto!