domenica 28 agosto 2016

Maistrack 2016

Poco tempo con  poche parole per dire che oggi ho faticato molto e il crono è stato molto alto, 52:08.
Oltre addirittura ai tempi di allenamento degli altri anni.
Il clima è stato identico all'anno scorso, caldo bestiale, non si muoveva un filo d'aria nemmeno sopra.
Ho sofferto parecchio molto più degli altri anni, ma ho dato comunque tutto quello che potevo dare e mi sono divertito come sempre!
Non male la classifica, 13esimo, anche se con meno partecipanti degli altri anni.
Il primo ha sparato un crono  40 secchi, a 1sec dal recordo del percorso di Marco Degasperi.
Mentre la sempre più forte Anna Zilio ha stravinto in 51:40.










domenica 21 agosto 2016

Un'annata un pò così, ma non manca la passione

Quest'anno sta andando un pò così come si suol dire.
Il lavoro non dà tregua causa una visita ispettiva in azienda di fondamentale importanza, a fine agosto! per la precisione il 29 agosto.
Per la corsa non è che cambi tanto, io corro comunque ogni giorno, non posso farne a meno.
Però la mancanza di pausa la si sente, eccome.
In questo ultimo mese sono comunque riuscito ad incastrare due prove sul percorso di una delle gare locali che più mi piace, la maistrack.
Una volta alla sera, una volta al mattina presto.
La prima con caldo bestiale alle 19:40, senza paletti.
Dopo un'anno di digiuno è stato come mangiare un delizioso gelato.
Amo la corsa in tutte le sue espressioni, ma quella verticale è quella che  adoro in assoluto.
E' una cosa che si sente ma non si riesce a spiegare.
Quando percorro percorsi verticali, provo quello che potrebbe definirsi, senso di libertà???
Mancanza di fiato, guadagno di quota in breve tempo, allontanarsi dal rumore, sentire solo il proprio respiro e affanno, e niente altro, niente altro.
Elogio al silenzio e ascolto del proprio io, forse sono questi gli ingredienti che attirano sempre più verso il mondo del trail o della corsa in montagna.
In questo quotidiano affanno e smartellamento di info, i momenti di stacco spina diventano sempre più salvavita.
Ritornando ai test fatti, dal punto di vista crono, non sono stato molto soddisfatto, come lo ero invece l'anno scorso.
Chissà che sia un presagio di sensibile miglioramento il giorno gara, ma dubito.
Il primo test, come già detto, l'ho fatto senza l'uso di paletti.
Ho fatto molta fatica e i paletti mi mancavano molto, ma ero curioso di provare senza.
Ho iniziato ad usare le Saucony kinvara tr trail, acquistate tempo fa in occasione a 60 euro, era l'ora di provarle sul campo.
Le sensazioni sono state ottime da subito, come mi aspetttavo.
Leggerissime, le suole si adattano al terreno, il grip che riesce ad aggrapparsi su roccia e ancora meglio su terra.
I gommini neri che vedete, sono morbidi e sevono per tenere sulla roccia.
Flessibili a dire poco, direi in alcun modo rigide.
Le trovo fantastiche e ideali per i vertical.
Per la discesa chiaramente sono meno adatte, se si tratta di discesa tecnica e ripida come la maistrack, possono andare, se invece si deve fare discesa con poca pendenza, non conviene assolutamente utilizzarle, in quanto l'ammortizzazione è nulla.
I sassi si sentono ma anche qui non molto se la discesa è ripida.
Ricordando la Staro Campogrosso, rimpiango di non averla fatta con queste peppe, e aver optato per le Peregrine, sulle quali non avevo dubbi, dopo la prova calzata in negozio.
Ma a volte certe cose non si possono prevedere e saltano fuori senza che te l'aspetti.
Certo non aver provato la Peregrine prima della gara è stato una notevole leggerezza, mi servirà di lezione la prossima volta, della serie non si finisce mai di imparare.
La discesa della maistrack l'ho fatta con le Saucony, e non ho sofferto molto ai piedi, però le gambe non erano allenate per una simile discesa.
Volevo farla veloce per sfidare il segmento della Maistrack salita e discesa, ma per andare veloce in discesa, su questa discesa, è necessario avere allenamento, e serio!
A metà non sentivo più le gambe, e l'ultima parte, è stata una vera e proprio sofferenza, non sentivo più le gambe!
Oltre al fatto che era diventato buio, e ho sbagliato tracciato, ho chiuso in 1:33, molto sopra il mio potenziale. 


Ho impiegato una settimana per riprendere coscienza delle gambe!!!!!
Dopo almeno 10gg, minimi necessari per recuperare, ho voluto provare un'altra ultima volta prima della gara, stavolta con paletti da 135 e per la discesa mi sono portato sullo zaino le adidas raven boost per la discesa.
Ho fatto molta meno fatica, molta molta meno, e ho avuto ottime sensazioni.
Controllando la VAM, notavo sempre di essere sopra i 1000, con punte di 1400, ma incredibilmente il crono ha decretato 10 sec in più rispetto la precedente prova.
Avrei pensato sicuramente 1-2 minuti in meno, vista la leggerezza provata, ma invece il garmin ha detto no, sei andato più lentoooooo!
Cambiate le scarpe, sono disceso con le raven, con le quali mi sembrava di volare, sopratutto nelle parti meno ripide, mentre nei tratti più ripidi la differenza non l'ho sentita molto.
Indiscutibile l'ammortizzazione delle raven e il minore impatto sulle articolazioni si è fatto sentire moltissimo.
Rispetto la prova precedente, ho guadagnato 2 minuti, anche qui pensavo molto di più.
Dall'ultimo incidente in discesa di fine anno, in cui mi sono fatto male le costole, e ne ho avute per mesi, non riesco più a lasciarmi andare più di tanto, anche se sarei sempre molto tentato.
A volte capita che il piede si incastri su una radice o su un sasso, e pensare che una caduta mi farebbe atterrare con la faccia o con le costole sulla roccia, mi fa rabbrividire.
La discesa è stata dunque divertente e controllata, 38 minuti.
Il tempo migliore l'ho fatto l'anno scorso con 33min.
Le gambe sono andate meglio, ma verso la fine ho accusato ancora fatica e insicurezza.


Sono terzo in classifica di quest'anno
potrei fare molto meglio, forse sotto l'1:20, ma arrivare ai tempi di Rigodanza e Munarini, non ci riuscirò mai, di sicuro.
Hanno delle molle nelle gambe questi personaggi!, oltre a qualche anno in  meno, anche se non c'entra molto, questi hanno un motore di fondo diverso dal mio, talentuoso come si suol dire, mentre io ......me la cavo.
Sono sicuro che quest'anno non farò un tempone alla maistrack, ma di sicuro la passione e la voglia non mancano, per fortuna, come sempre.
L'impegno lo metterò tutto e massimo come sempre, e poi......ci vediamo alla maistrack, non mancate!!!!!



martedì 2 agosto 2016

Staro Campogrosso



Domenica è mancato poco che la gara non si facesse.
Le previsioni erano per il brutto nel pomeriggio, invece man mano che mi avvicinavo a Staro, la stratificazione delle nuvole aumentava a vista d'occhio, fin ad arrivare ad un mega rovescio con lampi e tuoni a 10 min dalla partenza.
Avevo deciso di tornare a casa, perchè era impensabile partire con tale tempo.
Ma dopo  qualche min magicamente è passato ed ho deciso di andare alla partenza per vedere cosa aveva deciso l'organizzazione.
Partenza ritardata di mezz'ora e dunque si fa!
Esce pure il sole e la temperatura ritorna mite.
In settimana il fattaccio che ogni tanto mi perseguita, dopo l'allenamento dimentico le scarpe, torno a lavoro, realizzo la dimenticanza, ritorno per recuperare le scarpe e ............sparite, dopo soli 20 min!
Incavolato nero comincio a chiedere alle famiglie che abitano prima e dopo, a qualche passante, nulla da fare.
La sera lascio un cartello, ma niente da fare.
La cosa mi fa veramente imbestialire, nel nord europa ci cono i mercatini vicino le fattorie, con i prezzi esposti, e senza sorveglianza, la gente prende e lascia il denaro dovuto.
In Italia invece allegria, appena si può si arraffa e ci si incu......a. che tristezza e amarezza ragazzi.
Di fatto rimango senza scarpe da trail.
Sabato vado da Puro Sport visto che ha le Raven scontate il 40%.
Mi viene però la tentazione di provare una scarpa che mi tentava da molto, la Saucony Peregrine 6. 
Rimango per quasi 1 ora in negozio, provando alternativamente la Raven e la Peregrine.
Sono molto simili, ma trovo le Saucony più leggere e con qualche punto a favore, il grip eccezionale, l'intersuola in kevlar. Alla fine mi decido per le Saucony.
La mattina della gare parto convinto che farò bene, perchè le ultime prove avevano dato ottimi tempi, sopratutto sulle ripetute in salita, molto vicine ai miei personali.
I forti ci sono tutti, Poletto, Gaspari, Benincà, Grasselli, al femminile Zilio Anna, Caterina MariaSaccardo.
Primi soliti metri per il paese e poi vai di salita come piace a me.
Dopo il secondo k, comincio a sentire fastidio al calcagno di entrambe le scarpe, ma non mi preoccupo più di tanto.
La sensazione che ho con le scarpe non è male, ma non sento feeeling dome con le raven.
Le sento dure nel piegamento, il drop molto basso, mi costringe a lavorare molto di punta,  e sento i polpacci molto duri. 
Se appoggio di medio punta sento tirare troppo il tendine d'achille.
Arrivati a circa metà il dolore ai calcagni è divenuto talmente alto e insopportabile da non permettermi di correre.
La mia attenzione è rivolta tutta a questo dolore, ho paura di far danni seri, visto che io sono sempre stato delicato. Ma non me la sento di mollare, stringo i denti e continuo, ma a malincuore comincio ad essere superato da molti runners, mando giù il rospo e non ci faccio caso.
Per fortuna arriva la strada sommitale che porta al rif campogrosso, qua il dolore si attenua e parto con rabbia. 
In questo tratto, fino all'arrivo, supero ben 6 concorrenti di gran passo, ma concludo con un deludente 56:35 in 29 posizione.

La rabbia è massima, il pensiero va alle scarpe "rubate" e  quest'ultime che mi hanno "tradito".
La pubalgia non mi ha dato particolare fastidio, ma tra tutto doveva mettersi anche questa concatenazione di eventi.
Alla fine mando giù il rospo e ci metto una pietra sopra, amen.
Ora prenderò le raven senza dubbio.
Le Peregrine 6 sono usate da alcuni runners della mia squadra, i quali non hanno avuto dubbi nel consigliarmela. Evidentemente è il mio piede ad aver problemi ed essere estremamente delicato e non adatto a questo tipo di calzata, sopratutto su pendenze elevate.
Ora per chi fosse interessato le Peregrine 6 sono in vendita ad 80 euro! Sono perfette e ripulite, paragonabili al nuovo. Tg 44